hamburger e gatto

Spesso mi viene posta la domanda “ma quale è l’alimento migliore per il mio cane o gatto?”. La risposta a questo interrogativo è lunga e complessa, abbraccia filosofie personali e viene pervasa da strumenti di marketing più o meno subdoli. Sento utilizzare parole per intimorire come “carne e derivati” per definire un alimento scadente e la parola “con ingredienti naturali” per esaltarne un altro, spesso senza reale fondamento ma facendo leva sulla nostra inconscia volontà di fare il più possibile per rispettare l’essere del nostro cane, animale, parte della natura.

Credo che pochi di noi seguanto realmente un’alimentazione naturale, corretta e bilanciata, tuttavia pretendono di darla al loro cane basandosi, il più delle volte, sul sentito dire. Diciamolo, se il cane parlasse sarebbe tutto molto più facile e ci toglierebbe tanti dubbi.

La persona di riferimento per aiutarci nella scelta è il veterinario, ha dovuto sostenere degli esami in nutrizione animale per poter conseguire una laurea, più di lui potrà aiutarvi un veterinario specializzato in nutrizione. Diffidate dalle perle di Facebook, piuttosto che dai consigli di miocuggino o dal classico venditore “questo è meglio di quello perchè è naturale”

Vediamo in sintesi con PRO e CONTRO obiettivi, i tre filoni di scelta nutrizionale per il nostro amato cane

  • BARF, dieta a base di carne cruda (anche derivati, sottoprodotti ed ossa) con integrazione di sali minerali, vitamine e fibre (normalmente origine industriale) per completare il profilo nutrizionale e per rispecchiare la vera alimentazione canina in natura.
  • CASALINGA dieta a base di carne cotta con integrazione di verdure per fornire sali minerali e vitamine che dovranno eventualmente essere aggiunti con appositi integratori (origine industriale)
  • INDUSTRIALE le famose crocchette definite più o meno naturali già complete di tutte i nutrienti essenziale, classiche estruse o pressate a freddo, ogni giorno una novità.

Ogni tipologia presenta i suoi pro e contro

Dieta BARF

  • PRO, ottima appetibilità, basso rischio di intolleranze, pulizia cavo orale grazie al processo masticativo per lacerazione della carne CONTRO, elevato rischio di esposizione a patogeni (es. escherichia coli), sia per il cane che per le persone, rischio sbilanciamento nutrienti (soprattutto nel cucciolo), approvvigionamento/conservazione/costo, necessità di integrazionesali, vitamine e fibre

Dieta CASALINGA

  • PRO ottima appetibilità, basso rischio intolleranze, annulla i rischi di esposizione a patogeni della BARF
  • CONTRO rischio sbilanciamento nutrienti (soprattutto nel cucciolo), approvvigionamento, costo, tempo di preparazione, necessità integrazione vitaminica

Dieta INDUSTRIALE

  • PRO approvvigionamento, facilità preparazione, bilanciamento nutrizionale
  • CONTRO dubbio sulla reale composizione (fiducia nel produttore), rischio intolleranze agli ingredienti

Questa prima scrematura può già aiutarci a capire che, se vogliamo realmente rispettare la natura del cane, dovremmo optare sulla dieta Casalinga o Barf. Se il motivo di questa scelta risiede nella naturalità del prodotto, è necessario tenere a mente che probabilmente dovremo comunque aggiungere dei prodotti integrativi industriali e farci aiutare da un veterinario con un piano alimentare dedicato al nostro cane o gatto. Praticamente lo stesso processo di chi vorrebbe curare la propria alimentazione, rivolgersi ad un nutrizionista per una dieta bilanciata in base allo stile di vita.

Addentrandoci nel mondo della crocchetta ci scontriamo con una grande invasione di prodotti, strategie di marketing, miti ed interessi personali poichè resta il metodo preferito e più diffuso per alimentare il cane grazie alla sua economicità, facilità e sicurezza nutritiva.

Miti leggende e verità

TUTTE LE CROCCHETTE SONO UGUALI. Concettualmente il metodo di produzione è il medesimo per tutte, dai prodotti di primo prezzo ai supertopremium quality. Le differenze ci sono ma non si vedono direttamente, alle volte nemmeno leggendo gli ingredienti; quello che cambia sono le materie prime e la loro qualità/quantita’, piuttosto che l’aggiunta di particolari nutrienti.

Un esempio può essere l’estratto di mirtillo per il contrasto ai radicali liberi e il benessere delle vie urinarie, piccole quantità, grandi benefici a lungo termine che, tuttavia possono andare ad incidere sul costo finale del prodotto scelto

Esistono tre principali metodi di produzione per le crocchette:

  • liofilizzato, di difficile reperibilità e molto costoso per il processo di lavorazione che richiede, numero uno per la conservazione dei singoli nutrienti degli ingredienti della crocchetta.
  • pressato a freddo, dovrebbe garantire una minore temperatura di preparazione della crocchetta con minore perdita nutrienti e successiva reintegrazione, prodotto molto giovane ed altamente influenzato da fenomeni di marketing con dubbi sul mantenimento della genuinità del prodotto una volta aperto.
  • estruse le classiche crocchette, durante il processo di lavorazione e cottura decadono naturalmente dei nutrienti che devono poi essere reintegrati alla fine del processo

IL TAL PRODOTTO E’ PIENO DI ADDITIVI, COMPRA QUESTO CHE E’ NATURALE. Come visto, la crocchetta subisce un processo di cottura durante la quale perde dei nutrienti (la stessa cosa che accade alla bistecca in padella). Alla fine del processo produttivo i nutrienti persi a causa del calore vengono integrati insieme ad altri non disponibili normalmente (es. condroitina). Questo accade nel peggior mangime come in quello di fascia SuperPremium. Questa integrazione è indicata sull’etichetta di tutte le crocchette sotto la parola “Additivi nutrizionali”. Tutte le crocchette anche quelle più naturali, per loro natura produttiva, sono “piene di additivi”.

Una sola cosa mi lascia un po’ perplesso, ovvero perchè sui cereali ad uso umano questi additivi vengano chiamati “sali minerali e vitamine” anzichè “additivi nutrizionali”

QUESTO MANGIME E’PIENO DI SOTTOPRODOTTI, OSSA BECCHI E PIUME. Purtroppo questo è un dato che difficilmente possiamo misurare, solo la fiducia nel produttore può darcelo. La ragionevolezza ci dice comunque che il cane in quanto animale, in natura (e nella dieta BARF) si nutre della preda intera, ossa, interiora e loro contenuto edibile a secondo delle necessità. Noi stessi nella nostra alimentazione utilizziamo sottoprodotti della macellazione spesso ricchi di preziosi nutrienti.(fegato, cervella, rognoni, …)

Difficilmente, per motivi etici e di sostenibilità, le crocchette saranno composte con un bel filetto di pollo ma con scarti di lavorazione umana. Sta al produttore più o meno serio selezionare materie prime di qualità.

Teniamo inoltre presente che normalmente si offrono al cane sottoprodotti per stimolarne la masticazione (trachee, orecchie, musi, verge bovine, trippa,…), dunque il mito delle crocchette contenenti controfiletto e senza ossa è spesso una pura farcitura dell’arte oratoria di molti venditori.

LA CARNE DI POLLO FA MALE Non è necessariamente vero, ho visto cani mangiare ad insaputa dei proprietari (della serie che leggiamo tutti le etichette) alimenti con alte percentuali di pollo e vedere i presunti problemi di intolleranza al pollo dell’alimento precedente risolversi. Questo a dimostrazione che non è necessariamente il tipo di carne il problema ma magari altri ingredienti o la fonte e selezione di carne. Il motivo per cui viene accusata la carne di pollo è che la maggior parte dei prodotti alimentari di cani e gatti sono realizzati con questa tipologia di carne, probabilmente un cane o gatto con problemi alimentari starà mangiando questa tipologia di carne. Nasce anche un dubbio su eventuali tracce di antibiotici con cui vengono cresciuti preventivamente i polli negli allevamenti intensivi

Fatta questa premessa, i due tipi di carne a maggior rischio di intolleranza del cane sono pollo e manzo

IL MAIS E I CEREALI FANNO MALE Il cane in natura non si nutre di mais, come l’uomo, poichè se non avviene il processo di gelatinizzazione (cottura oltre ai 50°C in acqua) risulta praticamente indigeribile. Stiamo parlando di un ingrediente che ha grandi benefici nutritivi e scelto dall’industria grazie al suo costo contenuto. Il movimento “no mais” ha portato tanti produttori ad adeguarsi con cereali alternativi adducendo come motivazione un più basso indice glicemico (stiamo parlando di differenze minime) o a produrre alimenti senza cereali con ingredienti differenti per apportare i medesimi nutrienti richiesti.

Salvo controindicazioni legate a disturbi alimentari e digestivi che potrebbero emergere in fase di analisi dal veterinario, il cane può alimentarsi con crocchette con mais (da valutare come insieme di nutrienti e non come chicco di mais) poichè nei secoli di convivenza con l’uomo si è adattato a digerire vari alimenti rispetto al suo avo, il lupo.

Lo stesso concetto lo possiamo applicare all’uomo europeo che ha imparato ad alimentarsi e a digerire le banane non appartenenti alla sua cultura alimentare.

PRIMO INGREDIENTE CARNE da quando è comparsa questo credo, buona parte dei produttori si sono adeguati modificando percentuali e diciture, psicologicamente si ritiene che un alimento contenente carne fresca sia necessariamente migliore di uno con carne disidratata o farine. In realtà la carne fresca contiene circa l’80% di acqua che è presente al massimo al 7-8% nelle altre forme. La pesatura degli ingredienti ai fini della tabella “ingredienti” è fatta prima della lavorazione della crocchetta, pertanto la cottura della nostra carne fresca porterà ad una perdita di circa il 90% del suo peso, l’acqua in essa contenuta. La nostra bellissima carne fresca primo ingrediente precottura, a prodotto finito risulterà dunque una piccola percentuale.

Solo azione commerciale? In buona parte sì, nella realtà dei fatti questo vuol dire che il produttore utilizza carne fresca nel momento dell’estrusione della crocchetta e non carne disidratata o farine di produttori terzi; fondamentalmente dovrebbe essere una piccola tutela in più a garanzia di cosa si sta inserendo all’interno della crocchette, personalmente lo ritengo uno specchietto per allodole.

Concludendo

La crocchetta “naturale” non esiste.

La crocchetta, per sua natura, è un prodotto della scienza dello studio dell’alimentazione canina. Se si vuole alimentare il proprio cane secondo natura è da preferire una dieta BARF con i suoi Pro e Contro. La crocchetta ha una grande praticità, economia e sicurezza nutrizionale. La verità per distinguere un buon prodotto da un altro, detto brutalmente, è il test sul nostro cane.

Ogni essere vivente risponde a proprio modo ad un tipo di alimentazione piuttosto che ad un altro, solo con una somministrazione regolare per un paio di mesi potremo testare la bontà del prodotto. Pelo lucente senza forfora, appetibilità e feci formate sono indicatore a breve termine di una buona alimentazione e capacità digestiva del nostro cane o gatto.

Diffidate da chi usa troppe parole chiave per proporre un mangime…”naturale”, “additivi”, “sottoprodotti della macellazione”, sono parole ad effetto che catturano velocemente la nostra attenzione guidano la nostra scelta.

Un piccolo esperimento? Mentre parlate ad una persona e vi accorgete che vi da poca retta inserite una parola chiave a caso e vedrete la magia (es. qualcosa che sapete interessi la persona, es. MOTO, CALCIO, SESSO)!

Questa non vuole essere una verità assoluta ma solo un quadro globale della realtà alimentare del cane. Usate pure internet come fonte ma estraete la vostra verità solo dopo aver letto 50 opinioni, la vostra sarà la numero 51. Solo il vostro cane, gatto e il veterinario possono realmente dare una risposta alle vostre domande di alimentazione.

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